giovedì 17 maggio 2018

Ispirazioni, contemplazioni e qualche storia da raccontare

Buongiorno cari, sempre che ci sia qualcuno, ho deciso di riprendere a scrivere, ogni tanto. Chiedo scusa per i tre anni di assenza che tuttavia sono stati decisivi per completare alcuni step molto importanti. Ho cercato per molto tempo una sorta di cuore della mia pittura, del mio modo di fare e apprezzare l'arte. Spesso qualcuno mi aveva erroneamente cercato di incasellare in assurde correnti che tuttavia non rispecchiavano il mio messaggio artistico. Dunque dopo tutto questo tempo, tanta pittura libera e tanti meravigliosi avvenimenti sento che sono giunta alla giusta profondità - così profonda da essere tornata in superficie. Sembra assurdo ma e' andata proprio così! Ho scavato e scavato nella mia pittura e nel segno, ho dipinto cieli stellati, visioni notturne , ritratti scomodi, arrivando al segno, all'idea, al concetto alla grafia per poi tornare ad una figurazione pura e impetuosa di superficie e profondità assieme. Anni fa quando ho avuto l'onore di scambiare quattro chiacchiere con il grande Tony Shafrazi, amico e mercante di Wharol, Basquiat, Haring e LaChapelle, a quel tempo, gli chiesi cosa era che contraddistingueva le opere d'arte e gli artisti migliori. Lui guardando il porto di Gustavia , a Saint Barth, mi disse ' vedi ci sono vari yacht ormeggiati, alcuni più grandi, altri meno. Alcuni sebbene siano attraccati ondeggiano più di altri che invece sono molto stabili, quasi fermi. Questo e' dovuto alla profondità che raggiungono ...' Dunque da li ho tentato di analizzare e mettere alla prova ogni mio lavoro. Rifuggendo la ripetitività e la monotonia, creando libera e puntando a quel meglio del meglio a cui sono stata educata a fare. Beh io non so se ho raggiunto la profondità che intendeva il grande Tony, per essere una artista decisiva in questo secolo, forse penso di essere il mega yacht superstabile e invece sono giusto un windsurf che vola sulle onde anziché tentare di fermarle. Il fatto sta e' che la profondità che sento nelle mie opere e' una situazione che mi ha portato ad un forte legame con la natura, ad una semplicità e purezza di forme e colori e a dire e a capire perché ci sono delle opere d'arte che hanno una intrinseca qualità di potenza e leggerezza assieme che le rende memorabili e vive come il ritratto di marie therese di Picasso o l'incoronazione di tuthmose di Twombly. Confido di diffondere presto le nuove opere. Magari una mostra ... A Dio piacendo.. Intanto allego i due dipinti sopracitati e se vi va condividete le vostre impressioni a riguardo
Flavia Mantovan